Bello, veramente bello e un po' al di fuori delle mie solite letture, visto l'ambientazione storica di questo libro M/M nell'Antica Roma, con tanto di gladiatori, schiavi, nobilitas romana, complotti e intrighi di famiglia.
Non ci viene risparmiata la crudezza e la crudeltà che veniva utilizzata all'epoca, dove le vite degli schiavi contavano davvero zero, oppure la decadenza e lussuria nelle quali indugiavano i nobili Romani, ma questo mette in risalto ancora di più la dolcezza della storia d'amore che nasce tra i due protagonisti.
Dopo una poco apprezzata dimostrazione di pietà nell'arena, il gladiatore Anazar viene allontanato dal terreno dove si svolgono i combattimenti e viene ceduto al nobiluomo Lucius Marianus, tramite un contratto tra quest'ultimo e il suo padrone, che lo incarica di addestrare un gruppo di gladiatrici femmine. Le donne delle quali si deve occupare sono demoralizzate, impreparate e mostrano i segni degli abusi che hanno subito. Anazar ha appena due mesi di tempo per prepararle per l'arena, e il suo nuovo padrone esige la perfezione.
Il gladiatore rimane sorpreso dalla sua volontà di riuscire nell'impresa... volontà che va al di là del puro istinto di auto conservazione. Forse perché Marianus è eccezionale: bellissimo, onorevole, nobile e sembra mostrare per Anazar lo stesso interesse che il gladiatore prova per lui.
Ma la rivalità tra Marianus e il fratello fa nascere un complotto con l'obiettivo di commettere un'omicidio, coinvolgendo nella cospirazione Anazar e le sue gladiatrici. Uno dei fratelli può offrire la salvezza... ma quale? In un mondo dove una vita vale meno del volere della folla o dei capricci di un padrone, ci può essere spazio per l'amore? Come gladiatore le difese di Anazar sono impenetrabili. Ma come uomo, impara a sue spese, che un'armatura o uno scudo in realtà non possono proteggere il suo cuore.
Molte cose mi hanno sorpreso in questo libro: prima di tutto pensavo che la storia fosse incentrata su Marianus e Anazar, mai fidarsi delle apparenze, e come diceva De Niro nel film Gli Intoccabili, Marianus è "tutto chiacchiere e distintivo".
Al principio ho faticato ad accettare la rassegnazione e sottomissione di Anazar al suo destino, alla sua vita da schiavo e alla sua accettazione per le umiliazioni continue alle quali viene sottoposto; saperlo gladiatore e combattente da una parte strideva con la sua vita da schiavo, ma in seguito ho capito che forse sono io ad avere una visione "Disney"della vita di uno schiavo.
Felix è un meraviglioso, l'ho adorato da subito! Ribelle, sarcastico, un po' perverso, ma con un animo dolce e puro, pieno di ideali che si scontrano con la realtà della società in cui vive. Grazie a lui riusciamo a scoprire il vero Anazar che si nasconde dietro una facciata da perfetto schiavo senza volontà e speranza.
Le gladiatrici e le loro storie arricchiscono il racconto, mostrandoci ancora di più, se possibile, la crudeltà presente nell'Antica Roma.
Aelia è perfetta nella sua capacità di essere spietata, manipolatrice ed egoista, la cattiva per eccellenza, mi è piaciuta molto.
Un bel libro con un ottima trama ben scritta, personaggi ben caratterizzati.
Mark of the Gladiator è il quarto libro della serie Warriors of Rome, ma si può leggere some libro a sé.
Come in molte letture M/M le scene di sesso sono descritte in modo molto esplicito, con un alto contenuto erotico, ma molto intense, passionali e Felix e Anazar sono spettacolari insieme.
Si ringrazia Netgalley e la Riptide Publishing per il libro.
TITOLO: Mark of the Gladiator
AUTRICI: Heidi Belleau e Violetta Vane
SERIE: Warriors of Rome # 4
EDITORE: Riptide Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: 19 novembre 2012
LINGUA: inglese
Nice, really nice and it's not one of my usual readings, as the historical setting of this book (M/M) in ancient Rome, with Gladiators, slaves, Roman nobilitas, plots and intrigues.
We are not spared the crudity and cruelty that was used at the time, where the lives of slaves were meant less than zero, or the decay and lust in which Roman nobles lingered, but this emphasize even more the sweetness of the story between the two protagonists.
After an inconvenient display of mercy in the arena, the gladiator Anazâr is pulled from the sands and contracted to nobleman Lucius Marianus to train his new stable of female gladiators. His charges are demoralized and untested, and they bear the marks of abuse. Anazâr has a scant two months to prepare them for the arena, and his new master demands perfection.
Anazâr is surprised by how eager he is to achieve it—far more eager than a man motivated only by self-preservation. Perhaps it’s because Marianus is truly remarkable: handsome, dignified, honorable, and seemingly as attracted to Anazâr as Anazâr is to him.
But a rivalry between Marianus and his brother sparks a murder conspiracy, with Anazâr and his gladiatrices caught in the middle. One brother might offer salvation . . . but which? And in a world where life is worth less than the pleasures of the crowd or the whims of a master, can there be any room for love? As a gladiator, Anazâr's defenses are near impenetrable. But as a man, he learns to his cost that no armor or shield can truly protect his heart.
Many things surprised me in this book: first of all I thought the story was focused on Marianus and Anazar, but never trust appearances, and as De Niro speaked in the movie The Untochables, Marianus is "nothing but a lot of talk and a badge".
At the beginning I struggled to accept the resignation and submission of Anazar at his fate, to his life as a slave and his acceptance for the humiliations to which he is forced to accept; I have different picture in my mind for him as Gladiator and fighter and with his life as a slave too, but later I realized that maybe I have a vision "Disney" about slaves life.
Felix is a wonderful, I loved him at first sight! Rebellious, sarcastic, a little wicked, but with a sweet and pure soul, full of ideals which collide with the reality of the society in which he lives. Thanks to him we can discover the true Anazar that hides behind a facade of perfect slave without a will and hope.
Gladiatrices and their stories enriched the book, showing even more, if possible, the cruelty in ancient Rome.
Aelia is perfect in her ability to be ruthless, manipulative and selfish, real bad, and I liked her a lot.
A beautiful book with a good story well written, well characterized characters.
Mark of the Gladiator is the fourth book in the Warriors series of Rome, but you can read it stand alone.
Like many readings M/M sex scenes are described in a very explicit way, with a high erotic content, but very intense, passionate and Felix and Anazar are amazing together.
Thanks to Netgalley and Riptide Publishing for the book.
RATING: 4 stars
TITLW: Mark of the Gladiator
AUTHORS: Heidi Belleau and Violetta Vane
SERIES: Warriors of Rome # 4
PUBLISHER: Riptide Publishing
PUBLICATION DATE: November 19, 2012
LANGUAGE: English
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